Novità 2025 spese di trasferta

Una delle novità previste dalla Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 205) riguarda le spese di trasferta dei lavoratori, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e migliorare la trasparenza nelle operazioni aziendali.

Cos’è la trasferta?

Per trasferta si intende lo spostamento temporaneo del lavoratore dall’abituale sede di lavoro ad altro luogo di lavoro, per eseguire la prestazione lavorativa secondo le direttive del datore di lavoro.

Novità 2025

Dal 1° gennaio 2025, i rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea sostenute dal lavoratore per le trasferte, non concorrono a formare il reddito, a condizione che i pagamenti di tali spese siano effettuati tramite metodi tracciabili. Questo significa che, per dedurre le spese di trasferta dal reddito d’impresa ed evitare che i rimborsi ai dipendenti siano tassati e soggetti a contributi, il pagamento deve avvenire tramite strumenti tracciabili.

Spese interessate:

  • vitto e alloggio;
  • viaggi e trasporti, inclusi taxi e noleggi con conducente (NCC).

Escluse: spese di trasporti con autoservizi pubblici di linea possono essere pagati in contanti.

Metodi di pagamento tracciabili:

  • versamenti bancari o postali;
  • carte di debito, credito o prepagate;
  • assegni bancari e assegni circolari.

Cosa succede se il pagamento non è tracciabile?

In tal caso le spese sostenute saranno soggette a tassazione e contribuzione.

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